Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 27 marzo 2007 Il Comune di Trento fissa le 12 mosse da avviare nei prossimi mesi per ridurre la produzione dei rifiuti nel capoluogo. «L'obiettivo - spiega il sindaco Alberto Pacher - è di passare dagli attuali 244 chilogrammi di rifiuti per abitante all'anno ai 175 stabiliti dal piano provinciale». Un «calo» di 69 chili, che il capoluogo dovrà portare a termine entro il 2009, in linea con la scaletta imposta da Piazza Dante e in tempo per applicare la tariffa puntuale in tutta la città. «Si partirà quest'estate» annunciano sindaco e assessore Aldo Pompermaier. In contemporanea, prenderà il via anche il porta a porta nel sobborgo di Gardolo. Prima della stagione calda, però, il piano di prevenzione e riduzione dei rifiuti messo a punto dal consulente Attilio Tornavacca sarà discusso con le categorie e la grande distribuzione, per definire le modalità di applicazione delle azioni del «dodecalogo». Molte delle quali non sono nuove per il capoluogo: è il caso della vendita sfusa di detersivi, iniziativa già sostenuta dalla Provincia e che il Comune ora vuole incentivare. Ma il piano cittadino prevede anche l'eliminazione («Prima del 2010» assicura Pompermaier) delle borse di plastica e l'introduzione degli «shoppers» compostabili e delle borse riutilizzabili. E ancora, la promozione dell'uso di pannolini eco compatibili e di «buone pratiche» legate agli acquisti: in particolare, il vetro a rendere, l'eliminazione delle cassette monouso per la frutta e la verdura e la minimizzazione dei rifiuti. L'amministrazione promuoverà anche un progetto denominato «Acquisti pubblici verdi» e punterà alla riduzione dei rifiuti cartacei sia all'interno del Comune (con l'informatizzazione delle comunicazioni ai cittadini) che nelle aziende private. Si cercheranno inoltre degli «ecovolontari» , che si occuperanno della sensibilizzazione sui temi ambientali, e verrà avviato il progetto «buon samaritano» , ossia il recupero di alimenti ancora commestibili o pasti non consumati nella grande distribuzione, nelle mense e ristoranti, per destinarli a enti assistenziali. Infine, si prevede un aumento dell'uso di stoviglie biodegradabili alle feste (l'idea è di creare anche un marchio «Ecofeste» per gli eventi che riusciranno a minimizzare la produzione di immondizia), la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata anche in ateneo (in futuro si coinvolgeranno le caserme), l'incentivazione del compostaggio domestico (attualmente scelto da 7mila trentini) e l'allungamento della vita dei beni attraverso il loro riutilizzo. «Per ogni iniziativa verranno avviati controlli e monitoraggi» mette in chiaro Pompermaier. «Oggi - conclude il sindaco - la gente è preoccupata per la situazione ambientale. E dunque tutto quello che ha a che fare con la difesa dell'ambiente diventa importante, anche a livello commerciale». Intanto, Palazzo Thun ricorda gli orari estivi dei centri di raccolta materiali del capoluogo: durante la bella stagione, in sostanza, i crm di Gardolo e di Povo e il crz di Lung'Adige San Nicolò saranno aperti fino alle 18. Nei centri, ribadisce il Comune, è possibile depositare elettrodomestici fuoriuso, vecchi materassi, vernici, solventi, olii esausti, rottami, mobili, lastre di vetro, erba e ramaglie.
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